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Niente
bella morte, ci aspetta la bella vita con la destra moderna. Ma noi
siamo di sinistra. Il 25 luglio c’è stato e non c’è stato, Mussolini ha
votato l’odg Grandi. E’ 8 settembre: tutti a casa (Letta)
Dalla resistenza alla commedia. Eravamo qui tutti pronti a combattere
chissà quali battaglie di dissuasione, per rompere l’accerchiamento
carcerario degli arcinemici, con Berlusconi sulla soglia della galera,
ed è arrivato il contrordine del Cav., si vota la fiducia. Ha anche
aggiunto, perché conosce le regole dell’umorismo, che non è una marcia
indietro. Il sospirato e pluriannunciato 25 luglio c’è stato e non c’è
stato, e si è frammisto all’8 settembre della destra italiana: tutti a
casa (Letta).
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di Giuliano Ferrara
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La strategia dello strappo
“Assodata l’intenzione di svoltare”. Per lo storico del Cristianesimo Filoramo gli “annunci programmatici” sono chiari
Altro
che continuità. Papa Francesco sta cambiando la concezione del papato
così come l’abbiamo conosciuto negli ultimi secoli. Il professor
Giovanni Filoramo, storico del Cristianesimo all’Università di Torino,
vede uno strappo con il Magistero precedente all’elezione del gesuita
Jorge Mario Bergoglio. “Si può dire ormai, leggendo le interviste che ha
concesso nell’ultimo periodo, che in quelle parole c’è una volontà,
un’intenzione di cambiare. Emerge una novità. Si tratta di una specie di
annuncio programmatico, il Papa dice che si vuole intervenire su punti
nodali e delicati”.
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di Matteo Matzuzzi
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