Roberto Abraham Scaruffi

Wednesday, 27 November 2013

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA

Obama ama “testare la diplomazia” ma l’impunità di Assad in Siria mostra che non vuole piani B

Francesco non ci vuole imbalsamati

Cari Gnocchi e Palmaro, guai a impolverare Gesù con una dottrina inospitale
SECONDA PAGINA

“Arfio” bastona Marino e prepara le sue Liste del cuore. Parla Marchini

EDITORIALI

La soluzione c’è, abolire le regioni

Cuffaro, Stella e Rizzo e la Grande Vacca della “formazione”
INSERTI

Perché odiano il libero Cav. - di Elvira Banotti

Orazione femminista in difesa del diritto personale e politico di un cittadino messo in quarantena. “Che barzelletta quella sulle sentenze che si rispettano!”
ANALISI

Iuc! La manovra lettiana tra propaganda e tasse paracule

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OGGI ONLINE

Berlusconi e il giorno degli sciacalli

Oggi Palazzo Madama vota la decadenza di Berlusconi: “Verrete a trovarmi a San Vittore”. Forza Italia lascia la maggioranza e fa ballare i numeri al Senato. Manifestazione a Palazzo Grazioli, scene da crepuscolo politico
“Speriamo vada tutto bene, altrimenti vuol dire che verrete a trovarmi a San Vittore…”. E cosa importa che sia un timore irrazionale, o forse una favola mostruosa come sibila pacato il suo gran difensore Franco Coppi; Berlusconi, che vi si è accostato, a poche ore dal voto sulla sua decadenza, oggi in Senato, sa che nessun inferno è meno incorporeo e più atroce del timore di perdere la libertà, vicenda minuziosamente, crudelmente umana. “E’ in atto una gara a chi mi agguanta prima tra le procure di Milano e Napoli”, dice il Cavaliere, fiero e triste, osservando i deputati e senatori della sua Forza Italia (“ora che siamo di meno siamo anche più simpatici”).
Soave Il vero errore di Giorgio Napolitano
di Salvatore Merlo

Mobilitazione permanente, e uno scappellotto agli imbalsamatori

Un’esortazione scritta a due mani e in castigliano. La chiave ermeneutica sta ad Aparecida (e nelle note a piè pagina)
Stavolta non ci sono dubbi che l’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”, la prima di Francesco, sia stata scritta “a due mani e in castigliano”, come ha precisato padre Federico Lombardi. D’altronde, basta scorrere anche sommariamente le oltre centotrenta pagine del documento reso noto ieri a mezzogiorno per accorgersi che in quelle pagine c’è tutto il Bergoglio di questo primo scorcio di pontificato, quasi fosse un compendio delle sue omelie, dei suoi discorsi, delle sue predicazioni.
Leggi Il testo completo dell'esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”
di Matteo Matzuzzi